Segno plastico, modulo e vettore: una formale astrazione
Geometria Concettuale, Arte Analitica e Programmata sono le principali linee di ispirazione della ricerca di Jasmine Pignatelli. Nelle sue opere l’indagine sulle relazioni tra spazio, tempo, segno e movimento è sempre connessa a intenti emotivi e umanistici alla ricerca di una dimensione poetica ed emozionale della geometria che superi il dato puramente concettuale per comunicare passione civile, sentimento, umanità.
Le ricerche dell’artista avanzano riflessioni intorno ai concetti di MODULO, di VETTORE e di SEGNO PLASTICO, traducendoli in forme che indagano lo spazio in nome di una geometria umanistica per una nuova lettura del nostro Essere nell’Esistente. Gli organismi dinamici e vettoriali attivano tensioni cinetiche e cinematiche, alludono con il loro equilibrio instabile e senza quiete al caos del mondo vitale e alla nostra ricerca di una posizione in esso. A questa ricerca si affianca quella sulla riduzione a segno del linguaggio attraverso l’utilizzo del CODICE MORSE come sistema di trasmissione di segni che si traduce nella volontà di generare un segnale d’arte, un’antenna plastica che comunica al pubblico attraverso punti, linee e spazi. Elementi modulari che generano parole e nello stesso tempo si fanno segno artistico, geometria che ambisce ad essere sociale e non solo estetica.
Negli ultimi anni realizza lavori dal forte carattere civico e sociale, frutto di una sua ricerca intorno ad una Geometria Umanistica che ha radici nella Geometria Concettuale e nell’Arte Analitica. In questo ambito di riflessioni realizza alla fine del 2023 l’opera pubblica Radici e Ali sulla facciata del PACT – Dipartimento Cultura e Turismo Regione Puglia a Bari: un sistema di linee e punti traducono in morse la frase/testamento dello scrittore intellettuale Alessandro Leogrande. L’opera è realizzata nell’ambito del progetto OSPITALITÀ DELLO SGUARDO e promossa da Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. Nel 2019/21 realizza l’opera pubblica a Bari e Durazzo Sono Persone dedicata all’amicizia e allo spirito di accoglienza dei baresi dimostrata verso i 20.000 profughi albanesi arrivati con la nave Vlora nel ‘91. Segue Heimat | Sharing the Land al Musma di Matera (2019) e al Castello di Barletta (2020) intorno ad un nuovo concetto di Patria. Nel 2020 si misura con la fragilità degli ecosistemi con l’installazione permanente A Broken Line per Buonanotte Contemporanea a Montebello sul Sangro (CH) successivamente presentata alla XVII Biennale di Architettura di Venezia nel Padiglione Italia.
“dimostreremo che la geometria può diventare sentimento”
Osvaldo Licini
“…è il movimento che crea la relazione…”
Carlo Ludovico Ragghianti
Nata in Canada nel 1968 vive e lavora tra Bari e Roma. Dopo gli studi artistici e la laurea in architettura sceglie come campo privilegiato del suo agire artistico la scultura.